Dopo l’ascesa sull’Etna nella bella isola sicula, ci siamo fatti trascinare da una lunga scia di fuoco sotto i piedi che ci ha fatto percorrere prima il “Sentiero degli dei” fino al Vesuvio, poi ci ha tuffato nelle acque delle isole Eolie per raggiungere il mondo preistorico dello Stromboli e finalmente ci ha fatto approdare ad Ischia, isola vivente dall’alito caldo che soffia dalle fumarole e sgorga dalle sorgenti di acqua termale! L’abbiamo abbracciata tutta con lo sguardo dalla cima dell’Epomeo – Epopon ammiro tutto intorno – e si è fatta rimirare in tutto il suo splendore raccontandoci delle sue leggende, le tradizioni antiche, della sua storia millenaria custodita nel museo “Pitecusae” e nel castello aragonese.

Il bollore pulsante ci ha spinto infine a Procida: una emozionante bellissima sorpresa. Ricordata principalmente per il suo destino di isola prigione ha così tanto di bello da offrire e lei te lo porge con disincanto e candore, imperturbabile al caos che oggi, capitale della cultura, affolla le sue vie.

Tutto questo fuoco continua ad ancora ad ardere dentro di noi e alimenta il ricordo delle esperienze che abbiamo condiviso, che ci hanno arricchito, divertito, ci hanno fatto unire ancora di più e ci hanno fato ridere e ballare con un gruppo di attempati tedeschi portando tra loro un po’ di quel sano, festoso brio caino che ci contraddistingue!