10 Novembre 2021 - Cicloescursionismo
Domenica 7 novembre: ultima cicloescursione programmata dal CAI di Lanciano per l’anno 2021; la mattina alle ore 6:45 eravamo in dieci all’appuntamento presso il piazzale della stazione ferroviaria di Lanciano. Il tempo uggioso e piovoso, tipico novembrino, non ci ha demotivati; anche se qualcuno faceva trapelare dubbi sull’esito dell’uscita, da parte mia cercavo di trasmettere a tutti un po’ di ottimismo, confidando soprattutto alle previsioni meteo che indicavano addirittura bel tempo sui monti di Pizzoferrato e Gamberale. Arrivati di buon ora a Pizzoferrato la nebbia fitta nascondeva il sole e ciò non era purtroppo di buon auspicio, ma, partiti con le nostre MTB in direzione di Gamberale, la sorpresa è stata grande quando su di noi si è aperto un cielo azzurro e le cime delle montagne erano illuminate dai raggi del sole, mentre le valli e le colline sottostanti erano interamente coperte da un mare di nebbia. Un panorama unico e meraviglioso che, oltre a farci emozionare e gioire, ha amplificato le nostre energie e la voglia di pedalare. Superato il borgo di Gamberale, abbiamo affrontato un tratto su sterrato con pendenze anche superiori al 10% e poi di nuovo su strada asfaltata semi-desertica, ma in un contesto di sottobosco in cui le foglie color ruggine dei faggi coprivano come un enorme tappeto sia il terreno sia la strada. Dopo l’asfalto eccoci a pedalare sul lungo sterrato in salita, anche questo coperto dal soffice manto di foglie, interrotto però da numerosi solchi e rigoli d’acqua che, con abilità e prudenza, siamo riusciti a superare fino a raggiungere la quota più alta dell’itinerario: il valico di Serra Tre Monti a m 1772. La successiva divertente discesa, condotta su fondo a tratti sconnesso, ci ha velocemente fatti giungere all’area del laghetto di S.Antonio di Gamberale e concludere il primo anello al bivio stradale nei pressi di M.Melo. Da qui, per quasi tutto il percorso in discesa del secondo anello che aggira il M.San Domenico, il M.di Mezzo e il M.La Rocca, è stata un entusiasmante e tecnica conduzione dei nostri mezzi tra ampie radure e fitti boschi, pedalando su ogni tipo di fondo: da compatto a fangoso e sconnesso, con continui attraversamenti di pozzanghere e veri e propri torrenti d’acqua che in parte scorrevano sugli sterrati stessi. A conclusione del giro le nostre bici erano quasi irriconoscibili per il fango che le ricopriva e noi stessi eravamo sì provati per l’impegno profuso, ma felicissimi di aver passato una giornata veramente spettacolare in un’armoniosa condivisione di intense ed inebrianti emozioni che ci fa sempre provare l’attività cicloescursionistica in montagna. Una volta caricate le biciclette sulle auto e noi cambiati gli abbigliamenti impregnati di schizzi di fango, alle 15.00 ci siamo seduti a tavola ed abbiamo degustato le ottime pietanze caserecce della trattoria Postime, accompagnate da brindisi a base di spumante e di liquorini fatti in casa.
Gianfranco Cavasinni