23 Novembre 2020 - ,

La Serra di Celano e il Monte Timo

La Serra di Celano e il Monte Timo, 8 novembre 2020

A conclusione di questa particolare stagione escursionistica 2020, domenica 8 novembre, si è optato per un percorso semplice ma estremamente suggestivo nel Parco Naturale Regionale Sirente-Velino che ci ha condotto in cima al Monte Tino, chiamato più comunemente Serra di Celano o più semplicemente “la Serra”.
Partiti di buon mattino e parcheggiate le auto poco fuori Ovindoli, il nostro cammino è iniziato all’imbocco di una polverosa sterrata che passa per la fonte dei Curti, dove abbiamo caricato le nostre borracce di fresca acqua di montagna, e porta al Rifugio Ristorante la Serra (1470 mt).
Da lì, capitanati dai nostri giovani e simpatici accompagnatori Victor Giusti e Giulia Giammarino, abbiamo proseguito lungo il sentiero 11, circondati da un magnifico panorama tinto dai caldi colori tipici autunnali.
Accompagnati da un piacevole sole e un cielo terso, insoliti per questa stagione, l’allegro gruppo ha continuato il cammino tra i prati dorati della Valle dei Curti, dov’è stato perfino possibile scorgere lo scheletro di quello che doveva essere un cavallo e numerosi funghi.
Abbiamo percorso diversi saliscendi fino a raggiungere la sella (1824 mt), dalla quale inizia il sentiero roccioso di cresta, caratterizzato da brevi tratti esposti.
Seguendo il filo della cresta abbiamo raggiunto la vetta del Monte Tino (1923 mt), dominata da un’ampia croce munita di campana, che si è soliti suonare una volta in cima.
Il panorama, qui, è incredibilmente emozionante; difficile rendergli giustizia a parole. La vista a 360°, permette di ammirare il Gran Sasso, la Maiella, i Monti del Parco Nazionale D’Abruzzo, il Velino e il Sirente e le Gole di Celano con il suo noto castello medioevale.
Tra chiacchiere, risate e qualche bicchiere  offerto dai partecipanti,la meritata pausa pranzo è stata molto rilassante, colpevole un bel sole che ci riscaldava anima e corpo, l’assenza totale di vento in vetta e un paesaggio da toglierci il fiato e la voglia di rincasare.
A pancia piena e dopo un po’ di meritato riposo abbiamo ripreso la discesa sulla stessa via dell’andata, con i prati ora baciati da una luce più tiepida e delicata.
La nostra giornata non è finita qui. Prese le macchine, abbiamo raggiunto il gruppo di ciclo-escursionisti a Forme, dove ci siamo recati in visita alla Stele sita nei pressi dell’imboccatura della Valle Majelama, per commemorare la scomparsa di due giovani soci del CAI Lanciano avvenuta nel lontano febbraio 1998 sulle cime del Velino.
Tutti insieme ci siamo recati nel centro di Forme per trascorrere il nostro tipico terzo tempo.
Anche in questa uscita i partecipanti sono riusciti a vivere la montagna in modo sereno e coscienzioso, mettendo in atto tutte le disposizioni emanate dai vari DPCM con grande senso di responsabilità.
Tutto il direttivo del CAI di Lanciano tiene particolarmente a ringraziare di cuore tutti i nostri cari soci, i quali, nonostante questo clima di incertezza, hanno continuato a partecipare alle attività sociali con la passione di sempre. Ci auguriamo di vedere una ripresa da parte di tutti nelle nostre uscite sociali, sperando che l’emergenza COVID volga presto al termine, permettendo a tutti di godere delle nostre bellezze naturali, culturali e paesaggistiche.

Articolo e foto di Ludovica Di Paolo.

(Altre foto dell’uscita sociale le trovate in questo album )