Pedalando sulle rive del Fiume Foro, 25 ottobre 2020

Domenica 25 ottobre 2020, alle ore 7:45 partiamo in otto dalla Pietrosa di Lanciano con destinazione Francavilla, foce del Fiume Foro. La giornata inizia con un tempo ancora un po’ incerto per gli strascichi del sabato grigio e piovoso che si è palesato su gran parte del Centro-Italia. Giunti alla Stazione di Tollo ci prepariamo ed iniziamo a pedalare dapprima su una strada secondaria adiacente all’arenile del mare Adriatico e poi sugli sterrati che fiancheggiano il fiume evitando, con continui slalom, le numerose pozzanghere che ci si presentano davanti. Il tempo volge decisamente al bello ed il sole illumina il fondo valle del Foro e dei suoi affluenti Dentalo e Venna: i colori dell’autunno si manifestano in tutta la loro bellezza e noi non possiamo che gioire per l’incanto che ci offre la stagione in questo periodo. Certo, il fango si attacca come colla sulle nostre MTB, ma il divertimento non manca: scherziamo, ridiamo per scenette comiche quali il guado del fiume che per alcuni diventa un non proprio gradito pediluvio; non mancano anche attimi di timore quando attraversiamo un terreno dove è in corso una battuta di caccia al cinghiale! Ma tutto gira per il meglio, riprese le sterrate che costeggiano le cristalline acque del fiume, arriviamo all’area di sosta ove è sita la Cappella “La Calcara” di San Camillo De Lellis; qui ci ristoriamo divorando i panini custoditi negli zainetti e degustiamo la crostata e una buona grappa aromatizzata portate da Anna, nonché il caffè e i deliziosi dolcetti offerti da Guerino. Sul percorso di ritorno le nostre bici sembrano volare sulla scorrevole carrareccia che è in leggera discesa e, attraversata la rigogliosa vegetazione della valle del fiume Foro, arriviamo alla sua foce dove alleggeriamo le nostre biciclette del fango immergendole nelle acque del fiume. Felici della meravigliosa giornata trascorsa in perfetta armonia, prima di salutarci brindiamo con una buona birra accompagnata da una ottima pizza margherita.

Articolo a cura di Gianfranco Cavasinni.