9 Ottobre 2020 - ,

Elezioni Presidente CAI Abruzzo

Per sabato 10 Ottobre è stata convocata l’Assemblea Regionale dell CAI che, tra le altre cose, dovrà eleggere chi guiderà il CAI Regionale per i prossimi tre anni.

L’Assemblea, che si sarebbe dovuta svolgere ad Aprire, è stata più volte rimandata per le note vicende che hanno interessato tutto il mondo e delle quali ancora stiamo vivendo le conseguenze. Siamo stati travolti dagli effetti di un virus che a gennaio ci sembrava tanto lontano e abbiamo subìto ciò che mai avremmo potuto anche lontanamente immaginare.

Ma adesso è arrivato il momento di scegliere.

Ad inizio anno l’intraprendenza del Presidente della Sezione Valle Roveto, Raffaele Allegritti, ha spinto me ed altri Presidenti di Sezione a fare una riflessione sul CAI che desideriamo per il futuro.

Con loro, ed in particolare con il Presidente della Sezione dell’Aquila, Vincenzo Brancadoro, con lo stesso Allegritti, con Filippo Di Donato, con altri Soci di diverse Sezioni, abbiamo individuato dei punti che riteniamo importanti.

Su tali punti, che dovevano essere alla base di un programma, avevamo intenzione di confrontarci con gli altri candidati.

Eravamo convinti, e lo siamo ancora, che solo da un dibattito franco e leale tra chi si candida a guidare il CAI Abruzzo, fatto insieme con tutti gli altri Presidenti e Delegati, poteva nascere un programma di lavoro condiviso.

Purtroppo nell’immediato non c’è stata la volontà di confrontarsi. In seguito, le limitazioni imposte dal lock-down e la lenta e difficile ripresa delle attività, hanno dato a tutti priorità diverse.

Mi sono candidata a Presidente per affermare l’idea che sia possibile un CAI rinnovato, più vicino alle persone, attento alle necessità delle Sezioni e ai temi cari al Club Alpino: la formazione, la cultura, la tutela della nostra natura.

Desidero condividere con tutti i punti cardine di un progetto che non è statico ma pronto ad arricchirsi di ogni nuovo utile contributo.

A Gaetano Falcone va il vivo ringraziamento per il lavoro svolto finora sempre con grande umiltà.

I tempi cambiano, le normative che regolano la vita dell’Associazione e lo svolgimento delle attività sono sempre più complesse e articolate, la velocità delle informazioni deve andare di pari passo con l’importanza dei contenuti.

Insomma anche in Abruzzo il CAI ha bisogno adesso di un “cambio di passo”.

Ad maiora!
Catia Manfrè