Il CAI non si propone unicamente come associazione la quale organizza escursioni volte alla conquista di cime, all’assaporare le distese di fiori o ad ascoltare il rumore della fogliatura autunnale e ad ammirarne i colori… è una presenza culturare valida del nostro territorio, il quale è ricchissimo di storia, anzi di storie uniche! Abbiamo quindi un “dovere” nel raccontarle e rendere partecipi tutti gli amanti della cultura, locale e non, per poterla trasmettere ai posteri e cercare di non dimenticarla mai.

Si dice che la storia la scrivono i vincitori ed è quella che si trova sui libri di scuola. Poi cresci ed alcune cose non te le spieghi, non tutto ti è chiaro. E allora le risposte le cerchi nelle pietre della Majella e chi meglio di Fabrizio Fanciulli, autore del libro “Chi Vive? Uomini diventati briganti”, può aiutarci ad essere partecipi di queste storie!

Ci sembra giusto spendere due parole su Fabrizio, il quale ci ha permesso di svolgere un percorso culturale, lungo il sentiero “P”, grazie alla sua laboriosa ricerca negli archivi storici ma non solo, la sua esperienza è legata alle memorie degli uomini e delle donne che hanno racconti di quel periodo e collegati alla presenza dei briganti sulla Maiella.

Pertanto lo ringraziamo di cuore per aver reso questo evento culturale unico nel suo genere e ringraziamo la nostra Presidentessa Catia Manfrè, la quale è molto legata a queste tematiche e ha permesso la riuscita dell’evento grazie alla sua organizzazione.

Concludiamo dicendo che tale percorso viene fatto e rifatto tantissime volte da parte degli escursionisti, basti pensare alle decine di persone che ogni week end vanno a godersi l’anfiteatro delle Murelle o il severo Monte Amaro.. ma svolto così ha acquistato un senso ed una prospettiva diversa!